21 aprile 2022

Le competenze manageriali indispensabili per avviare una startup

Domenico Uva risponde alla rubrica Chiedimi Cos'è? sul tema delle Startup

Scopro quali sono le competenze manageriali indispensabili per avviare una startup-

Che cos’è una startup e quali sono le sue caratteristiche?

Una startup è di fatto una società concepita per crescere velocemente e in condizioni di incertezza, alla ricerca di un modello di business scalabile e ripetibile. Per andare a delineare le caratteristiche di una startup dobbiamo però fare una distinzione. Per lo stato Italiano si intende una startup (innovativa), una qualsiasi società di capitali che abbia come oggetto sociale la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico e che non sia costituita da più di 60 mesi. Quando cerchiamo invece caratteristiche maggiormente universali e meno legate ad aspetti legati o formali possiamo trovare quattro tratti distintivi: la scalabilità, la replicabilità, la temporaneità e l’innovatività.

Quali sono le competenze manageriali indispensabili per avviare un progetto di questo tipo?

Se analizziamo i tratti distintivi e caratteristici di imprenditori che hanno realizzato con successo dei progetti di business vediamo come questi siano tutti molto differenti tra loro. Nella mia esperienza, d’altro canto, ho notato alcune competenze comuni a tutti gli startupper che hanno trasformato con successo un’idea di business in una startup competitiva. Il primo è sicuramente legato alla gestione del rischio: un imprenditore è propenso al rischio per definizione; un bravo imprenditore gestisce il rischio grazie ad analisi e processi di validazione continua. Il secondo è legato alla flessibilità e alla gestione dell’incertezza: gestire una startup significa essere pronti a virare velocemente, seguendo i trend di mercato e i bisogni del consumatore, adattando la propria struttura in maniera decisa e veloce. L’ultimo fattore, non per importanza, è la capacità di visione: l’imprenditore riesce a vedere lontano, dove ad altri non è dato vedere; in questo caso la capacità risiede nel riuscire a comunicare efficacemente questa visione, ispirando tutti gli stakeholder.

Come si avvia una startup?

Per costruire una startup servono delle fondamenta solide, basate su due componenti fondamentali: il cliente e il problema. Avviare una startup significa avere ben chiaro quale problema (ambizione o necessità) vogliamo risolvere e a chi ci rivolgiamo. Fatto questo, si deve iniziare un processo di validazione che passerà da tre grandi step: validare il problema, validare l’offerta e validare la soluzione. Riuscire a trasformare la propria idea di business in una startup significa riuscire a validare sul mercato tutte le ipotesi di partenza. Come? Chiedendo ai nostri futuri clienti. Una startup “si avvia” ogni giorno, in un processo continuo e reiterato di validazione e miglioramento, in piena logica lean. Anche quando è già sul mercato.

Perché investire su un percorso di formazione dedicato a questa tematica?

Spesso mi viene chiesto se chiunque possa fare l’imprenditore. La mia risposta è sempre la stessa: un convinto sì. I tratti, le caratteristiche e le competenze comuni agli imprenditori che sono riusciti ad avviare startup che oggi competono e crescono sono accessibili e frutto di esperienza e formazione. Le basi dell’imprenditorialità si avvalgono di modelli e strumenti che possono (e devono) essere studiati e compresi a fondo. Personalmente vedo l’investimento in un percorso di formazione imprenditoriale proprio come un’attività di gestione del rischio; essere propensi al rischio imprenditoriale, cercando di minimizzare la possibilità di fallimento grazie a strumenti e metodologie utilizzate dalle più importanti personalità del mondo startup, come Eric Ries o Steve Blank.



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