25 ottobre 2024
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L'AI come provocazione planetaria di senso: questo è il titolo del terzo incontro di AI Revolution. The business game-change, la serie di conversazioni che 24ORE Business School sta organizzando con il coinvolgimento di alcuni dei più importanti pensatori sui temi dell’Intelligenza Artificiale.
Dopo Paolo Benanti e Massimo Chiriatti, ospite di questo terzo incontro è stato Cosimo Accoto, filosofo digitale e research affiliate e fellow al Mit di Boston.
In che modo l’intelligenza artificiale è connessa con la progressiva costruzione di un nuovo Pianeta Terra? Che cosa significa che siamo di fronte a una nuova terraformazione attraverso un suo gemello digitale?
Il pianeta si sta trasformando in maniera profonda: è come se stessimo creando nuove condizioni di esistenza e di esperienza in virtù delle nuove tecnologie digitali e di rete.
Le riflessioni di Accoto ci invitano a cogliere un passaggio epocale: l’urgenza di realizzare una mappatura di senso, culturale e strategica che indaghi i quattro vettori che stanno terraformando il pianeta generando nuovi modi di viverlo:
Computazione e programmazione
Automazione
Anticipazione
Simulazione
Siamo entrati da tempo nella società digitale, parliamo di 0 e 1, ma è ora arrivato un nuovo linguaggio, il codice-software, un’unicità assoluta per l’evoluzionedella nostra specie.
Il codice-software è il linguaggio indispensabile per costruire mondi: per fare un esempio, la forza del business di Amazon non sono prodotti o scatole, ma il software che permette di portare le merci a casa delle persone. Il motore dell’economia e dello sviluppo è il software logistico che è in grado di portare le merci a casa delle persone.
Possiamo capire come la relazione tra codice software e mondo sia in realtà molto sofisticata; il software disegna, decide e realizza le condizioni di possibilità di questo “pianeta 2”. Dai media alle monete il codice ne è il motore invisibile.
Il codice-software non è interpretabile come il linguaggio umano, non è uno scambio di messaggi ma piuttosto un’esecuzione di istruzioni le cui caratteristiche vanno studiate culturalmente e non solo tecnicamente. Se in un supermercato il codice software improvvisamente non funziona, lo stesso supermercato diventa un magazzino perché le merci non possono più uscire: proprio il codice-software determina le condizioni di esistenza di quello spazio geometrico.
Stiamo entrando in una stagione accelerata di “neoautomazione” che richiederà per certo nuove culture, nuove mentalità e, naturalmente, anche nuove competenze. È un’automazione al cubo (cubed automation) o l’automazione delle 3M: mani, menti, mercati.
In virtù dei sensori e dei dati, abbiamo costruito un mondo sempre più automatizzabile; ma l’automazione è un mindset, non è una skillset. Si tratta di un modo di guardare al mondo. Il mondo si costruisce in virtù di nuovi automatismi - pensiamo a ChatGPT. L’automazione non è una macchina (machine) ma un modo nuovo (machinery) di organizzare tutto. Una nuova fabbrica.
Stiamo passando dalla società dell’archivio a quella dell’oracolo. Andiamo verso un mondo verso cui la predizione è il business; dall’economia del feed-back a quella del feed-forward. Dalla società del real time a quella del near time.
La logica antica era “lo compri e te lo porti a casa”; ora “te lo porto a casa, perché so che lo comprerai” - pensiamo alle dinamiche di anticipatory shopping testate da Amazon.
Manutenzione preventiva, medicina predittiva, scrittura anticipativa: questi sono tutti esempi di macchine oracolari, così come i consigli sui prossimi film da vedere dato dai sistemi di streaming. Ed è proprio l’umana necessità di voler gestire l’incertezza a condurci (con vulnerabilità e opportunità molto ampie) verso società oracolari.
L’ultima forza che sta rimodellando il mondo è la simulazione del reale: ChatGPT, per esempio, fa una simulazione del linguaggio umano con alta probabilità predittiva.
Data una sequenza, simulando la struttura sintattica del linguaggio, struttura una simulazione.
Questa è una simulazione computazionale: siamo passati dalle macchine calcolatrici dei numeri (2 + 2 = 4) alle macchine calcolatrici delle parole (che daranno probabilità diverse a seconda dei modelli linguistici e dei dati che avremo immesso).
Quelle condivise da Cosimo Accoto sono provocazioni di senso frutto di un processo continuo di stimolo intellettuale e ricerca, capaci a loro volta di generare domande strategiche rispetto al presente e al futuro del nostro Pianeta.
Si stanno quindi costruendo mondi nuovi, con forze che stanno stimolando nuove civilizzazioni? Siamo pronti per la prossima innovazione?
Autore: Alberto Maestri, Managing Partner & Board Member GreatPixel
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