21 novembre 2024
I protagonisti dell'EMBA: Marco Galluccio, Legal & Compliance Manager
Marco Galluccio , avvocato con esperienza nei dipartimenti legali di diverse aziende sia ...
Scopri cosa fa un Sustainabilty Manager e quali competenze sono indispensabili per ricoprire questo ruolo con l'intervista a Giulia Genuardi.
Stiamo vivendo un profondo processo di trasformazione tecnologica e sociale, i cui effetti sono a cascata e si propagano nello spazio e nel tempo, attraverso le generazioni e le frontiere. Un processo che ha cambiato e sta cambiando non solo le strutture economiche e produttive dei Paesi, ma l’intera società e le forme in cui essa si esprime.
A coordinare la transizione verso approcci e modelli più sostenibili è proprio il Sustainability Manager, che agisce in maniera trasversale nella definizione e gestione di standard sempre più elevati in termini di sostenibilità. Il Sustainability Manager deve essere in grado di conciliare la gestione aziendale ordinaria con le attività innovative che l’evoluzione del contesto richiede, accompagnando l’organizzazione verso il cambiamento.
Al Sustainability Manager è demandata una funzione innanzitutto preventiva, lavora per identificare i cosiddetti segnali deboli che potranno diventare rilevanti nel futuro e che, se gestiti tempestivamente e prontamente, possono ridurre eventuali impatti negativi e aprire a nuove opportunità e modelli di business, specialmente in ambito sociale e ambientale.
Il Sustainability Manager è una figura poliedrica, con molte competenze specifiche e che deve avere una ampia conoscenza del business, delle attività dell’organizzazione di cui fa parte e dell’ecosistema in cui opera, interagendo con tutte le funzioni. Deve conoscere i trend rilevanti, e le loro implicazioni, essere credibile e operare con una visione sistemica che connetta tutti gli aspetti ambientali, sociali ed economici, gestendo processi e relazioni complessi e adottando strategie innovative.
Un Sustainability Manager deve saper leggere i diversi dati aziendali, metterli in connessione tra loro ed essere flessibile nel definire nuovi approcci e metodologie, garantendo al tempo stesso rigore e precisione nella definizione di obiettivi ambiziosi e nella rendicontazione, in quanto elementi essenziali per garantire trasparenza e fiducia con i diversi stakeholder.
Infine, tre caratteristiche soft lo caratterizzano: gentilezza, curiosità e coraggio.
In virtù delle sfide ESG (Environmental, Social and Governance) che le organizzazioni devono cogliere e gestire, il Sustainability Manager deve avere un ruolo aziendale che gli garantisca autonomia di azione.
Ha il ruolo importante di agire da outsider, mettendo in discussione comportamenti e prospettive consolidate, ma anche da facilitatore, promuovendo punti di vista diversi, e da abilitatore per creare nuovi modelli di gestione.
Il Sustainability Manager, considerate le diverse interconnessioni dei temi che è chiamato a gestire, è comunque un Project Manager e a volte, soprattutto in processi non consolidati, è anche un auditor.
Il Sustainability Manager è un professionista versatile che può operare in diversi ambiti, pubblico, privato, governativo, e il cui ruolo dipende da diversi fattori che fanno sì che gli venga corrisposta una retribuzione adeguata all’importanza che riveste. Il fatto che possa lavorare in diversi settori e che il suo ambito di responsabilità possa variare anche significativamente fa sì che non sia possibile definire in maniera univoca lo stipendio medio di un Sustainability Manager. A ciò, si deve anche aggiungere che, come per altri ruoli, l’esperienza maturata nella sua attività influenza sicuramente tale valutazione.
Le lauree in economia aziendale e management, quelle in ingegneria gestionale e quelle in giurisprudenza sono ad oggi le più coinvolte nel lavoro di un Sustainability Manager. Non esiste ancora un percorso dedicato anche in ragione delle numerose e diverse competenze che gli vengono richieste in relazione alle aree di attività, ma l’offerta formativa negli ultimi anni è cresciuta sensibilmente e ha permesso di avere corsi di formazione e Master dedicati alla sostenibilità che coprono tutti i suoi aspetti: dalla pianificazione, alla rendicontazione, alla gestione delle relazioni con gli stakeholder, all’innovazione, ecc.
A questi, va sempre comunque affiancata una formazione che permetta di conoscere le attività delle organizzazioni o del settore in cui il Sustainability Manager opererà.
Giulia Genuardi, Enel- Head of Sustainability planning | performance management and human rights | GSSB-GRI member | Enel Americas board member, è docente in alcuni Master di 24ORE Business School in ambito sostenibilità.
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