15 novembre 2024

Il leader tra maestria e maestranza: il potere di crescere insieme

Come l'autorità autorevole può promuovere lo sviluppo umano e professionale, equilibrando competenza e ispirazione. Abbiamo chiesto a un esperto di esplorare il ruolo cruciale del leader nella crescita manageriale e nell'empowerment delle soft skills.

Nel contesto professionale odierno, la leadership va ben oltre il semplice esercizio del comando. Un buon leader è una figura che sa combinare competenza e passione, intelligenza e capacità di ispirare. L’autorità di un leader non deve ridursi a una forma di potere coercitivo, ma deve diventare uno strumento di crescita e sviluppo per i suoi collaboratori. Il leader moderno è chiamato ad essere un "maestro", non solo nel trasmettere competenze tecniche, ma nel favorire un’evoluzione completa dell’individuo, sia sul piano professionale che umano.

Questo articolo esplora il ruolo centrale della leadership autorevole, che si costruisce attraverso la delega, la motivazione e l’ispirazione, e come un leader possa davvero fare la differenza nella crescita dei propri collaboratori.


La dualità dell’uomo: eros e logos

L’essere umano è fatto di passione e ragione, emozione e intelligenza. Dal punto di vista neurobiologico, la nostra mente è strutturalmente relazionale: solo nel riconoscimento di un "tu" possiamo affermare un "io". Questa dualità si riflette nel contesto professionale, dove la relazione tra eros (passione) e logos (ragione) è essenziale per lo sviluppo e la realizzazione.

Il significato dell'autorità

Spesso associata al comando, l’autorità in realtà nasce dall’etimologia del verbo latino augeo, che significa “far crescere”. Un leader autentico non è colui che impone la propria visione, ma chi “autorizza” gli altri a crescere, svilupparsi e realizzarsi. L’autorità è dunque un atto pedagogico, un ruolo che ha come scopo il benessere e la crescita di chi lo riceve.

Leader autoritario vs. leader autorevole

Un leader autoritario non si preoccupa della crescita dell'altro, ma cerca di plasmare gli altri a sua immagine. Il leader autorevole, al contrario, guida senza deformare, lasciando che l’altro esprima la propria autenticità. La differenza tra autoritarismo e autorevolezza sta proprio nella capacità di non sovrapporre il proprio ego, ma di favorire l'autorealizzazione dell'altro.

L’autorità come maestranza e maestria

Nel contesto aziendale, un leader deve possedere sia maestranza (competenza) che maestria (capacità di insegnare). Solo con queste due qualità può diventare un vero "maestro", che guida i propri collaboratori con una relazione che non è mai autoritaria ma sempre educativa. Questo concetto si riflette nel modello rinascimentale, dove il maestro di bottega non solo insegnava, ma contribuiva alla formazione di una nuova persona e di un nuovo professionista.

Delega: un atto di fiducia e crescita

La delega è un atto fiduciario fondamentale per il leader. Non si tratta di scaricare responsabilità, ma di fare crescere il collaboratore, permettendogli di sviluppare nuove competenze attraverso compiti specifici. La delega non deve essere un test di performance, ma un'opportunità di apprendimento e crescita personale. Un leader che delega in modo efficace non solo riconosce il potenziale del collaboratore, ma lo responsabilizza in modo motivante.


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Motivazione: attivare e orientare

Motivare non è semplicemente stimolare l’azione, ma attivare una spinta emotiva e razionale. La motivazione vera si costruisce su due pilastri: l’attivazione energetica e l’orientamento verso un obiettivo chiaro. Non si tratta di "sfidare", ma di dare la giusta direzione e i mezzi per raggiungerla. Un leader che sa motivare è colui che sa attivare la passione e orientarla verso la realizzazione di obiettivi concreti.

Ispirazione: la forma suprema di motivazione

L’ispirazione è il motore principale di una motivazione autentica. Un leader ispiratore non ha bisogno di incitare i propri collaboratori: la sua passione per ciò che fa è contagiosa. L’ispirazione nasce dall’essere un esempio vivente, dalla capacità di vivere il presente con pienezza e di trasmettere questa energia agli altri. Un leader che ispira sa che la sua passione è la chiave per motivare gli altri a dare il meglio di sé, senza paura, ma con amore per ciò che fanno.

In conclusione, essere un leader autorevole significa guidare con una visione chiara, ma senza mai sacrificare l'autonomia e la crescita dell'altro. La leadership che fa crescere è un atto educativo che non si limita a trasmettere conoscenza, ma si concentra sull’ispirazione e sulla motivazione. Un vero leader non è solo chi gestisce, ma chi educa, valorizza e porta gli altri a realizzare il proprio potenziale. Il suo compito è far emergere il meglio in ogni collaboratore, accompagnandolo con fiducia e passione in ogni fase del percorso.


Autore: Massimiliano Pappalardo, filosofo del lavoro e docente 24ORE Business School


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