23 settembre 2024

Rendicontazione sostenibile: i benefici della Corporate Sustainability Reporting Directive

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rappresenta un significativo passo nella regolamentazione della rendicontazione ESG in Europa. Una docente di 24ORE Business School analizza la direttiva, il suo impatto sulle aziende e strategie.

Introdotta dalla direttiva europea 2022/2464 e recepita in Italia a gennaio 2023, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) mira a migliorare la qualità e la trasparenza delle informazioni sulle pratiche di sostenibilità delle aziende.

In questo articolo, con la guida di un'esperta della materia esploreremo i dettagli della direttiva, il suo impatto sulle aziende e come prepararsi per l'adozione di questi nuovi standard.


Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), ecco cos'è

La CSRD sostituisce la precedente Non Financial Reporting Directive (NFRD) e amplia significativamente il campo di applicazione. L'obiettivo principale è rispondere alla crescente domanda di informazioni affidabili da parte di investitori, consumatori e altre parti interessate. La direttiva incoraggia una maggiore responsabilità aziendale, con particolare attenzione alla trasparenza nelle catene di fornitura e nei vari settori industriali, facilitando così la transizione verso pratiche commerciali più sostenibili in Europa. Inoltre, la CSRD si inserisce nell'ambito del Green Deal europeo, il quale mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Dalle banche alle piccole-medie imprese, le aziende che sono soggette alla CSRD

Il raggio di applicazione della CSRD è molto più ampio rispetto a quello della NFRD. Le principali categorie di aziende soggette a rendicontazione sono:
- A partire dal 2025: aziende già soggette alla NFRD, come banche e grandi imprese con più di 500 dipendenti.
- A partire dal 2026: grandi imprese non quotate con più di 250 dipendenti e determinati requisiti finanziari.
- A partire dal 2027: piccole e medie imprese quotate e istituti di credito non complessi.
- A partire dal 2029: imprese con capogruppo extra-UE con ricavi superiori a 150 milioni di euro.

Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS)

Gli ESRS, sviluppati dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) e adottati nel luglio 2023, stabiliscono linee guida uniformi per la rendicontazione delle prestazioni di sostenibilità. Si compongono di 12 standard sotto due categorie principali:

- Standard trasversali: applicabili a tutte le questioni di sostenibilità, forniscono indicazioni generali sui requisiti di divulgazione.
- Standard tematici: riguardano specifici ambiti come cambiamenti climatici, gestione delle risorse idriche e biodiversità, oltre a questioni sociali e di governance.

I benefici della rendicontazione CSRD

La CSRD promette diversi vantaggi, tra cui una maggiore standardizzazione delle informazioni sulla sostenibilità e un aumento della trasparenza. Gli investitori e altri attori economici sono in grado di prendere decisioni più informate, basate su dati comparabili e affidabili. Le aziende possono anche gestire meglio i rischi legati a pratiche non sostenibili, migliorando la loro resilienza e competitività.

Come prepararsi all'adozione della CSRD

Per affrontare l'adozione della CSRD, le aziende devono prima comprendere i requisiti normativi. Sarà fondamentale esaminare le attuali pratiche di reporting e sostenibilità per identificare eventuali lacune. Questo richiede la creazione di funzioni specializzate e la raccolta di dati pertinenti. In seguito, è cruciale integrare la sostenibilità nelle strategie aziendali, garantendo che essa diventi parte integrante della pianificazione strategica. Infine, rimanere aggiornati sulle evoluzioni normative e le migliori pratiche sarà essenziale per mantenere la competitività in un contesto economico sempre più attento alla sostenibilità.

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Autore: Francesca Muià, Manager KPMG Advisory S.p.A. e docente 24ORE Business School



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