17 aprile 2025
Storie di successo: dal master a professionista del Public Affairs con Niccolò de Arcayne
Classe 1989, nato a Lussemburgo, Niccolò de Arcayne è un professionista affermato nel
...Il Consulente Finanziario è un professionista che ha un compito molto importante: mantenere alta l’attenzione sui fondamentali d’impresa. Le sue competenze devono essere da un lato analitiche e, dall’altro, relazionali, così da garantire il corretto equilibrio tra approccio tecnico e umano. A causa della forte complessità dei mercati, la sua figura è sempre più richiesta dalle imprese.
Ce lo racconta Fabio Papa, professore di economia e direttore di I-AER, Institute of Applied Economic Research. Dal 2014, è inoltre docente e coordinatore scientifico presso 24ORE Business School.
Sempre più spesso le aziende si trovano a dover fronteggiare il difficile dilemma tra crescita dei fatturati e consolidamento organizzativo; con i tre equilibri fondamentali (economico, patrimoniale e finanziario) che, se non monitorati, possono mettere a serio rischio la sopravvivenza di qualsiasi impresa. In queste situazioni il c.d. “pensiero di gruppo” (tipico delle dinamiche aziendali) potrebbe generare una miopia che non giova alla sostenibilità d’impresa, portando a danni strutturali di ingente portata.
In tale contesto, il Consulente Finanziario ha un compito decisivo: indicare la via, cercando di fornire una visione esterna al gruppo, così da introdurre un parere qualificato rispetto alle scelte da implementare in ambito aziendale. Perciò, la sua funzione è anche quella di fornire un quadro della situazione asettico, in quanto non basato su opinioni, bensì su numeri risultanti dalla contabilità aziendale e su opportune pratiche di controllo di gestione.
Esistono almeno tre tipi di approcci che il Consulente Finanziario può utilizzare nei confronti dell’azienda:
Consulente Finanziario come membro permanente dell’azienda;
Consulente Finanziario come soggetto on-demand;
Consulente Finanziario integrato nei meccanismi aziendali ma indipendente dall’organizzazione supportata.
Il primo caso riguarda quello del Consulente Finanziario che opera in modo quasi esclusivo per una data impresa (con formule full o part-time). Il secondo caso riguarda interventi specialistici richiesti una tantum, il che richiede una elevata verticalizzazione su tematiche tipicamente di nicchia. La terza ed ultima casistica è una figura ibrida che, sebbene collabori attivamente con l’impresa, funge soprattutto da supporto metodologico, guidando le riflessioni aziendali e aiutando il vertice nelle scelte strategiche da intraprendere.
Si specifica che tanto più è strutturata l’azienda, tanto meno avrà bisogno di un Consulente Finanziario "full time", convergendo invece verso modelli tesi alla consultazione “on-demand” o, nei casi delle imprese medio-piccole, verso supporti sì strutturati ma meno impattanti sul fronte organizzativo e quindi economico.
Un Consulente Finanziario ha il dovere di portare valore aggiunto alle aziende. Pertanto, ha la necessità di essere in possesso di un set integrato di competenze, tra le quali:
lettura analitica del bilancio d’esercizio;
tecniche di pricing e gestione dei costi;
redazione di budget economici, patrimoniali e finanziari;
sviluppo di business plan per investitori, istituti di credito e ad uso interno;
conoscenza approfondita dei principali indicatori di performance aziendale;
costruzione e redazione di fogli di calcolo complessi;
gestione dei flussi di cassa, attuali e prospettici;
generazione di reportistica altamente fruibile e pronta all’uso, a beneficio del vertice aziendale.
Le competenze richieste ad un Consulente Finanziario sono molto vaste e si basano, in particolare, sulla capacità di processare dati, informazioni e numeri in maniera ricorrente, precisa e affidabile. In questo contesto, il Consulente Finanziario ha spesso un background connesso a lauree in discipline tecnico-scientifiche quali economia aziendale, ingegneria gestionale e scienze statistiche.
Indipendentemente da ciò, sebbene i suddetti percorsi possano offrire un quadro metodologico d’insieme, un Consulente Finanziario di livello potenzia la propria formazione con percorsi di specializzazione tesi alla praticità, frequentando programmi di Master nei quali le tematiche sopra enunciate vengono dapprima riprese teoricamente e, successivamente, implementate tramite l’utilizzo di strumentazione pratica e pronta all’uso. Questa tipologia di approccio gli consente di diventare anche un esperto di controllo di gestione, entrando così in possesso quel pacchetto di competenze in grado di fare la differenza in ogni azienda.
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