17 aprile 2025
Storie di successo: dal master a professionista del Public Affairs con Niccolò de Arcayne
Classe 1989, nato a Lussemburgo, Niccolò de Arcayne è un professionista affermato nel
...La comunicazione oggi ha un compito arduo: far sentire ogni individuo rappresentato sulla base dei propri valori e delle proprie scelte. È indispensabile imparare a scrivere contenuti che rispettino non solo le buone norme di scrittura ma anche le persone che quei contenuti li leggono.
Ci sono eventi assolutamente imprevedibili che, per quanto strano possa sembrare, hanno l’immensa capacità di dare uno scossone alla realtà e sancire un “prima” e un “dopo”. Il 25 maggio 2020 in America un uomo nero disarmato di nome George Floyd viene ucciso da un poliziotto bianco. Da quel giorno, il mondo - a colpi di proteste e hashtag #blacklivesmatter - è coinvolto in una nuova forma di rivoluzione e lotta per l'uguaglianza.
Anche scrivere e comunicare in un modo più corretto e più inclusivo può fare la differenza in questa rivoluzione. Perché “la penna è più potente della spada” e perché il modo in cui noi parliamo e scriviamo ha il potere di plasmare la realtà, promuovendo la diversità e aiutando tutte le persone a sentirsi parte del tutto.
Un testo inclusivo non contiene pregiudizi, discriminazioni o esclusività nei confronti di gruppi minoritari e comunità emarginate. Il testo inclusivo parla attraverso un linguaggio di uguaglianza e accessibilità e permette a tutti i lettori di sentirsi rappresentati.
Sfortunatamente, anche in questi tempi di progresso e cambiamento, i testi non inclusivi sono ancora ampiamente utilizzati sulle piattaforme digitali, dai siti web delle aziende ai manuali di istruzioni, dai post social ai blog. Si fanno generalizzazioni inconsce attraverso l'uso di pronomi, formati, linguaggio e immagini. Ad esempio, i consigli sul trucco sono troppo spesso scritti per chi ha la pelle bianca, i consigli sulla moda per figure snelle, i consigli sull'esercizio fisico sono troppo spesso scritti per corpi abili, e i consigli sulle relazioni sono troppo spesso scritti per coppie eterosessuali.
Quindi, cosa dovrebbe fare il resto della popolazione? Quelli che non sono eterosessuali, che non si identificano come uomo o donna, che non hanno la pelle bianca o una figura snella o un corpo abile? Che tipo di testi dovrebbero leggere?
Quando si tratta di creare contenuti inclusivi (blog, social, newsletter, e-mail, landing page e così via,...) occorre scrivere tenendo sempre a mente l'inclusività nella scelta delle parole. È altrettanto importante essere informati su tutte le tipologie di persone di cui essere consapevoli.
Alcuni dati:
Il 5,2% della popolazione italiana ha una disabilità;
Il 16% della popolazione italiana soffre di malattie mentali;
Il 2,5% della popolazione italiana è LGBT.
Uno dei migliori modi per avvicinarsi alla scrittura inclusiva è prendere sempre in considerazione una prospettiva "Global, First" per tener conto della diversità culturale. Immagina che chiunque, ovunque nel mondo, possa leggere ciò che scrivi e poniti alcune domande: il testo che stai scrivendo li include o li esclude? Il linguaggio che hai usato li fa sentire i benvenuti o emarginati?
Sebbene ci siano strumenti che possono aiutarti con terminologia e concetti specifici, ecco alcune regole da seguire per rendere il linguaggio aziendale più inclusivo:
Monitora l'uso di frasi e parole regionali.
Fai attenzione ai riferimenti culturali che non tutti capiranno a causa dell'età o della geografia.
Evita di riferirti ad usanze specifiche o festività di una sola religione
Accogli la diversità di genere e non assumere che i lettori siano femminili o maschili, eterosessuali e così via (ad esempio, usa il termine "partner" invece di "ragazza" o "ragazzo").
Usa pronomi neutri come "essi" e “loro”.
Non utilizzare stereotipi (ad esempio, gli uomini amano il calcio e le donne lo shopping).
Evita di fare supposizioni restrittive (ad esempio, gli uomini non si truccano, le donne non sono interessate alla tecnologia,...).
Usa nomi professionali neutri dal punto di vista di genere oppure declinali anche al femminile.
Non usare il genere come sostituto di un tratto (ad esempio, "virile" per la forza).
Sii dettagliato e aggiungi descrizioni per i collegamenti ipertestuali per l'uso degli screen reader.
Preferisci l'uso del linguaggio che mette la persona al primo posto (ad esempio, "persona con epilessia" invece di "epilettico/a") così come suggerito dal National Center on Disability and Journalism; la Disability Language Style Guide è un buon punto di riferimento.
Per i termini di interazione o le call-to-action, concentrati su ciò che l'utente otterrà invece di presumere come interagiranno (ad esempio, gli utenti non vedenti non possono "vedere di più", e alcuni utenti con disabilità mobili potrebbero non "cliccare qui").
Migliora la leggibilità utilizzando frasi più brevi, eliminando parole superflue e rendendo i paragrafi più piccoli.
Migliora la comprensione utilizzando parole più semplici e scrivendo a un livello di lettura inferiore. Puoi utilizzare l’app Editor di Hemingway per verificare.
Includi un glossario se usi molte parole sconosciute.
Per le attività, fornisci istruzioni passo-passo, mantieni i passaggi semplici e fornisci una guida visiva come backup.
Non utilizzare espressioni che riguardano la salute mentale come metafore quotidiane (ad esempio, dire di sentirsi ansiosi o depressi quando si intende dire di sentirsi stressati o agitati).
Non utilizzare espressioni della salute mentale come sinonimi (ad esempio, usare bipolarismo per indicare i repentini cambiamenti d'umore).
Evita espressioni relative alla salute mentale come ad esempio "impazzire" o "schizofrenia".
Le regole continuano ad aggiornarsi man mano che la società diventa sempre più consapevole delle minoranze, della diversità e delle parole poco accoglienti.
Un modo semplice per restare al passo con i tempi e scrivere in modo corretto e rispettoso è chiedere, ma non sempre questa è un'opzione fattibile.
Pertanto, è bene imparare ad utilizzare strumenti specifici. Ecco i migliori:
Textio è uno strumento a pagamento che può aiutarti a scrivere contenuti inclusivi e coerenti con il brand.
Questo test rivela i tuoi pregiudizi nascosti verso gruppi di persone diversi.
Una guida al linguaggio inclusivo che fornisce un glossario con linee guida e raccomandazioni per l'inclusione delle persone disabili.
Questa guida alla scrittura funziona come un motore di ricerca completo per i termini relativi alla diversità, ogni volta che hai dubbi su una parola da utilizzare.
In conclusione, anche se rendere la scrittura inclusiva è un enorme passo avanti, applicare una politica aziendale attenta alla diversità e all’inclusione richiede un impegno più concreto nell’assunzione di personale eterogeneo, nel trattamento del personale e nella trasformazione della cultura aziendale.
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